mercoledì 29 dicembre 2010

E’ tempo di bilanci: “I PRIMI TRE MESI DELLO SPORTELLO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA DELLO SPI CGIL DI LISSONE”





Lo sportello ha iniziato i suoi lavori, con due presenze la settimana, a settembre ma qualche utente si era avvicinato anche qualche tempo prima quando lo sportello era aperto una volta al mese. Da ottobre accanto a Cazzaniga Marianella, responsabile dello sportello, ci sono altri due valenti collaboratori, pensionati da poco tempo: un’assistente sociale ed un vicepreside.

Lo Sportello si caratterizza esattamente, come già esposto anche in precedenza, come segretariato sociale non professionale, in grado di accogliere ed indirizzare gli utenti verso il percorso migliore da essi manifestato.

Gli utenti sono stati circa 50, un numero di tutto rispetto che hanno ricompreso:

  1. tre casi per l’Amministratore di Sostegno dove dopo l’illustrazione dei compiti si raccomanda all’utente il Servizio di Protezione Giuridica Asl
  2. un caso di un malato oncologico per informazioni sostegno e diritti
    ventidue richieste di chiarimenti ed informazioni per anziani su RSA: luoghi e compartecipazione alla spesa della retta, Centri Diurni Integrati, ADI e SAD dove l’utente è stato inviato al Servizio Segretariato Sociale del Comune, al CeAD (Centro per assistenza del Distretto); la Continuità assistenziale, le Dimissioni protette, I posti di sollievo e la richiesta di conoscenza di Gruppi di sostegno per caregiver famigliari inerenti l’Alzheimer,
    otto casi si informazioni da parte dei parenti per giovani portatori di handicap sui permessi per il lavoro - legge 104 - ed inviati all’ufficio INCA
  3. tre casi di badanti per conoscenza loro status e contratti inviati al competente ufficio CGIl comprensoriale
  4. tre casi di famigliari alla ricerca di badanti e futuri contratti per l’assunzione, inviati ai competenti uffici CGIL comprensoriale, uffici del nostro Distretto socio sanitario ed associazioni territoriali come la Caritas
  5. due utenti per chiarimenti sulle visite di malati con gravi patologie
  6. un utente per aiuto economico essendo disoccupato, inviato segretariato sociale comunale
  7. dieci altri utenti non ricevuti allo sportello ma telefonicamente che chiedevano informazioni, in base alle proprie patologie, su una probabile richiesta di invalidità

Lo sportello si è rivelato prezioso per la conoscenza del sindacato e del suo sostegno; un sito web per informazioni seppure importante come un PUNTO UNICO DI ACCESSO, non avrebbe una presa in carico umanizzante e di specchio completo sui diritti degli utenti. Le informazioni sono state circostanziate e corrette, per cui lo sforzo di ricerca informatica e di conoscenza dei servizi deve essere all’altezza

Essenziale è stata la collaborazione del capo Lega SPi, dei volontari SPI, dei servizi della CGIl, l’eventuale scambio informativo con altri “operatori”, il “pensatoio” che è il ritrovarsi in gruppo tra i volontari, l’aggiornamento del Vademecum comprensoriale per sportellisti NA , la conoscenza dello sportello sugli organi di informazione e telematici ed infine ma non per ultimo, i corsi di aggiornamento presso lo SPI Comprensoriale

Lo Sportello ha anche, purtroppo, rilevato gravi disfunzioni di luoghi di cura accreditati e di agenzie per la cura domiciliare di anziani non molto trasparenti.
E’ stato molto difficile,comunque, data la presa in carico, non essere emotivamente coinvolti in gravi casi e per questo occorrerebbero dei sostegni adeguati

Possiamo sostenere che abbiamo lavorato molto, con l’aiuto del “gruppo di lavoro-pensatoio”, facendo attenzione all’accoglienza e mettendo in pratica le nostre conoscenze, tenendo conto dei diritti degli utenti e delle norme giuridico-amministrative presenti sul territorio, utilizzando gli strumenti che avevamo in possesso e dettati da un percorso formativo e di aggiornamento, la cui competenza è del nostro comprensorio SPI di Monza Brianza nella persona del Segretario Boschiroli, che si è rivelato fondamentale: elementi sui quali si fonda l’operato dello sportello della Non Autosufficienza dello SPI CGIL di Lissone.

Da questo primo breve bilancio, emergono due elementi di rilievo: il primo che la richiesta primaria è la presenza di un punto informativo e di accoglienza e la seconda che allo sportello della NA del sindacato pensionati, si sono rivolte anche persone non ancora tali, il che evidenzia come “Può succedere nell’arco della vita dell’essere umano di vivere un periodo dove l’autonomia e l’indipendenza abbandonano l’uomo, così come può succedere che si nasca già con questi limiti”

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