venerdì 2 ottobre 2015

Convegno unitario di CGIL CISL e UIL "La Riforma Sociosanitaria in Lombardia"

Quali i cambiamenti introdotti dalla nuova Riforma Sociosanitaria Regionale ?
Martedì 6 ottobre presso la RSA San Pietro a Monza via Cesare Battisti 86, si terrà un importante incontro organizzato dalla CGIL, CISL e UIL per approfondire il tema, spiegando le novità sia ai cittadini sia agli addetti del settore.
 
 
 

martedì 11 agosto 2015

INPS offre un biglietto omaggio per EXPO ai pensionati


INPS, grazie ad una collaborazione con EXPO Milano, offre un biglietto omaggio per visitare l'esposizione universale nel mese di agosto. L'iniziativa è rivolta alle persone con pensione o imponibile previdenziale inferiore ai 10.000 euro nell'anno 2014. Per raggiungere Milano, inoltre, Trenitalia offrirà uno sconto del 50% sulle normali tariffe.

Per ottenere il certificato da presentare alla biglietteria è necessario collegarsi su www.inps.it con il proprio PIN selezionando l’apposito banner in basso a destra.


 
L'attestazione è valida per l'accesso a Expo Milano 2015 nel solo mese di agosto. Per ottenere il biglietto omaggio è sufficiente esibire la presente attestazione unitamente al proprio documento di identità presso le biglietterie Expo sul sito espositivo, situate agli accessi Ovest Triulza (stazione RFI Rho fiera Expo), Ovest Fiorenza (Metro M1 Rho-fiera), Est Roserio e Sud Merlata. L'operatore, dopo aver verificato l'autenticità dell'attestazione stessa e l'identità del richiedente, provvederà all'emissione di un biglietto omaggio valido per un ingresso giornaliero ad Expo nel solo giorno di emissione. Per maggiori informazioni consulta il sito http://www.expo2015.org.
Per ottenere lo sconto del 50% sul biglietto ferroviario A/R di Trenitalia
L'agevolazione è valida solo per l'acquisto di un biglietto per un viaggio di andata e ritorno nel mese di agosto, su tutti i treni Frecce, Intercity e Notte, per Milano o Rho Fiera. Per ottenere lo sconto, al momento dell'acquisto del biglietto, è sufficiente esibire alla biglietteria di stazione Trenitalia la presente attestazione unitamente ad un valido documento di riconoscimento.

giovedì 23 luglio 2015

Donne vittime di abusi: in Lombardia arriva “Where are U” un’applicazione per soccorrere coloro che non sono in grado di parlare

 
Leggiamo sul sito di quotidianosanità.it di un’iniziativa sviluppata dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu) in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sulla salute della Donna (Onda) che consiste nella nascita di “Where Are U”, un’applicazione di telesoccorso collegata alle Centrali del Numero Unico di Emergenza (NUE) 112 della Lombardia, che consente di effettuare una chiamata gratuita al servizio NUE 112 con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante, rilevata attraverso il sistema satellitare GPS.
Disponibile gratuitamente sugli App store di iOS, Android e Windows Phone, o sul sito www.areu.lombardia.it, previa registrazione, l’applicazione riesce a “dialogare” con il sistema operativo delle centrali pubbliche 112 della Lombardia, consentendo l’individuazione delle coordinate geografiche (latitudine e longitudine) in grado di fornire l’esatto posizionamento dell’utente, nel caso in cui quest’ultimo non sia in grado di dare indicazioni precise.
Questo per prestare soccorso alle donne lombarde vittime di abusi, che si trovano in particolari situazioni di emergenza in cui, per varie ragioni, non sono in grado di parlare, e per fornire loro un aiuto tempestivo.
Abusi che nel 2014 nella sola  Milano sono stati circa 1.500, il 62% donne di nazionalità italiana, contro il 38% di donne straniere, in cui 1095  hanno subito violenza di natura psicologica, 966 fisica e/o sessuale; 286 casi per mano del proprio coniuge (39%), partner (17%) o convivente (18%).
“La violenza femminile è una problematica di grande attualità”, sottolinea Francesca Merzagora, Presidente di Onda, e “L’attivazione di questa nuova funzionalità all’interno dell’applicazione ‘Where Are U’  permetterà alle donne che subiscono violenza domestica di chiedere aiuto senza dover comunicare con l’operatore, riducendo i tempi di intervento delle Forze dell’Ordine. Onda accoglie con grande apprezzamento questa iniziativa, che testimonia un’ulteriore attenzione dedicata dalla Regione Lombardia alla tutela della salute femminile”.

 
 

lunedì 20 luglio 2015

“Il dibattito sulla Riforma Socio - Sanitaria Lombarda”



Si è svolto a Lissone il giorno giovedì 9 luglio a palazzo Terragni il un dibattito promosso dalla Lega Nord e coordinato dal capogruppo del Listone Dott. Zagari, alla presenza di numerosi ospiti in qualità di relatori di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Regionale.  Sulle competenze del moderatore, dirigente ASL di Monza, non nutriamo dubbi, troviamo però singolare una strana commistione; un dirigente ASL MB e capogruppo di una lista civica di maggioranza che sostiene la Giunta del Comune di centro-sinistra che coordina un incontro promosso da una forza politica molto in contrasto con la giunta Monguzzi…. Ci chiediamo: la Lega non aveva proprio nessuno a livello cittadino, per coordinare il dibattito nel merito? Data la dimensione regionale dell’argomento pensiamo che avrebbero potuto trovarlo anche fuori Comune… seppure con le ricadute brianzole dell’argomento.

Martedì 14 luglio è iniziata la discussione in Aula del progetto di legge 228, anzi di ciò che resta della tanto annunciata riforma della sanità lombarda perché purtroppo la vera discussione che avrebbe dovuto esserci nelle commissioni non è stata permessa, i contenuti delle proposte del libro Bianco sono scomparsi nella nuova proposta di riordino che mantiene in auge solo due proposte, la prima la riduzione del numero delle ASL, la seconda la realizzazione del nuovo assessorato del welfare.

E ’da tempo che il PD regionale si confronta con la maggioranza in Regione  Lega e Forza Italia con una proposta   più realistica e vicina alle esigenze dei cittadini soprattutto ai più fragili e nella consapevolezza  di   come tante scelte  possano avere  ricadute sulla salute e sull’economia dei    bilanci delle famiglie lombarde , soprattutto quelle non milionarie e si spera in una riforma per cambiare davvero la sanità lombarda, per renderla più efficiente e più equa che risolva i problemi dei cittadini, perché attualmente la proposta della maggioranza è sfuggita di mano a Maroni ed ai due Assessori di maggioranza  Cantù e  Mantovani , ai loro staf e ai gruppi della stessa maggioranza tenendo conto dell’astensione sul testo di Fi, Fratelli d’Italia.

C’è una forte scontentezza nei territori: Anci, farmacie, terzo settore, sindacato, associazioni della salute mentale, tutti sono scontenti ed alcune Università, mosse direttamente da Maroni, dichiarano irricevibile il lavoro della maggioranza

Analizzando nel merito l’attuale testo presentato dal cons. Rizzi, subisce un duro colpo l’integrazione socio-sanitaria-sociale, cosa che provano sulla propria pelle persone non-autosufficienti dimesse dall’Ospedale con tante complessità famigliari nel seguire con adeguati sostegni i più fragili al domicilio e seppur annunciata più volte nel documento, l’integrazione non compare né nei modelli né nei luoghi dove questa si debba realizzare e neppure con quali metodi, tempi e procedure

Ancora una volta viene rimarcata la centralità del medico di medicina generale nelle cure di medicina primaria, ma di fatto lo si lascia solo e avulso da un contesto generale che sembra ancor meno gestito e programmato dall’organismo pubblico (ex Asl o ex medicina di base)

La responsabilità del pubblico è la vera assente di tutta la manovra, assistiamo nei vari articolati della legge a un vero scarica barile della responsabilità che la Regione ha in capo rispetto alla tutela della salute dei cittadini, dove viene diluita in organismi con dimensioni territoriali mastodontiche dove le stesse realtà locali avranno difficoltà a far sentire la propria voce, ancor meno forza avrà il cittadino soprattutto se anziano e fragile. Riteniamo che si debba salvaguardare il ruolo e la presenza capillare dei distretti socio-sanitari con l’incremento della parte sociale, l’accesso all’orientamento e presa in carico quali il Servizio unico Welfare distrettuale, la continuità dei Piani di Zona come espressione massima delle comunità municipali del territorio

A rischio è anche una riduzione della copertura dei Lea e un aumento della compartecipazione attraverso rette e ticket sempre più alti.

Un altro rischio è che nasca un mercato della Sanita’ non governato dal sistema pubblico, che potrebbe rimanere tale nonostante gli accordi fatti dal sindacato unitario con l’assessorato alla famiglia, per il governo del sistema.

Il PD sostiene la necessità di Strutture socio sanitari Territoriali in grado con ambulatori, personale, strumenti idonei di offrire presa in carico di pazienti  con problemi non gravi a livello sanitario da effettuare sul campo, con offerta anche di sostegni  ambulatoriali e domiciliari con eventuale degenza limitata ….si ha in mente l’intasamento dei Pronto Soccorsi? …a fronte di un aiuto non necessariamente urgente e il non -  funzionamento delle   guardie mediche?
E non da ultimo anzi il primo, la trasparenza e la correttezza nella spesa superando certe logiche di potere che tanto danno hanno recato con scandali, conflitti di interesse segnando anche in questo settore la distanza e il rispetto dei cittadini e verso le istituzioni.
Oggi, come dicevamo prima, alle ore 10 inizia la maratona nell'Aula del Consiglio regionale della Lombardia sulla non-riforma della sanità lombarda. Giornali, media, ma soprattutto cittadini se ne sono finalmente accorti, le minoranze hanno presentato oltre 20.000 tra emendamenti e ordini del giorno e probabilmente si lavorerà per tutto il mese di agosto, così come dice Maroni.

 

Cos’altro ci vorrebbe per avere una vera ed attenta, ai bisogni dei cittadini, riforma:

CONFRONTO

Il confronto con le OO.SS. per l’applicazione dell'accordo di settembre dovrà continuare sia durante l'iter di approvazione in Consiglio Regionale sia nelle fasi successive di applicazione delle nuove norme.
Si devono richiamare i principi di buon andamento, imparzialità, economicità e appropriatezza in tutte le articolazioni del sistema sociosanitario regionale a partire dalle decisioni di Giunta e il rispetto e l'attuazione degli stessi devono poter essere verificati dall'Agenzia regionale indipendente al fine di assicurare trasparenza e pieno rispetto della legalità nella governance e nella gestione del sistema a tutti i livelli.

TERRITORIO E INTEGRAZIONE

Importante è il Territorio e la Integrazione e per questo è necessario che il progetto di legge espliciti quali servizi il cittadino trova nel territorio e, al fine di un potenziamento del ruolo dello stesso, si ritiene necessario che venga mantenuto il distretto quale unità dimensionale dei servizi sociosanitari e sociali.
Va istituito lo sportello unico del welfare quale luogo di accesso riconoscibile da parte del cittadino al sistema di presa in carico integrata e globale.

Una presa in carico a seguito di una valutazione multidimensionale dei bisogni sociosanitari sociali deve essere pubblica a garanzia dell'accesso universalistico ai servizi e a salvaguardia del principio di equità, anche a maggior tutela delle categorie fragili a partire dai malati cronici.

TICKET E RETTE
Relativamente alle rette si richiama la necessità di incrementare la quota sanitaria a carico della Regione fino al raggiungimento del 50% della retta media ponderata regionale contestualmente dovranno essere ridotte nella stessa misura le rette a carico dei cittadini.

Va programmata la progressiva abolizione dei ticket sanitari come indicato negli obiettivi di legislatura, a partire dalla immediata abolizione del superticket e dalla reintroduzione delle esenzioni preesistenti per disoccupati, cassintegrati, lavoratori in mobilità e in contratto di solidarietà; e comunque andrebbe garantita in tempi accettabili l'erogazione, attraverso il SSR, di visite ed esami per evitare il ricorso da parte del cittadino ai sistemi a pagamento diretto.

PUBBLICO E PRIVATO
Va affermato il principio del superamento della logica di competizione tra erogatori attraverso l'affermazione di logiche di integrazione e collaborazione finalizzata al continuo miglioramento della qualità delle prestazioni offerte dal sistema garantendo una maggiore appropriatezza delle prestazioni e una progressiva eliminazione delle inappropriatezze.

PREVENZIONE
Sono fondamentali le politiche di promozione della salute e di prevenzione a partire dalla medicina di iniziativa che vede il ruolo fondamentale dei MMG.