sabato 26 giugno 2010

CeAD...





“Centro per l’Assistenza domiciliare nelle Asl”

Con una delibera del 11 dicembre 2009, la Giunta Regionale in ottemperanza a quanto prescritto dalla legge 3\2008 ha dato l’avvio per istituzione del servizio sopracitato da realizzarsi in ogni Distretto socio sanitario delle Asl.

Un tentativo per fornire all’utente fragile e alla sua famiglia un intervento integrato di prestazioni socio-sanitarie-assistenziali per il mantenimento il più esteso possibile nel proprio ambito famigliare. Un servizio fortemente auspicato dall’Anci e dalle O.O.S.S. Il tutto compreso nell’offerta delle unità di offerta presenti sul territorio e realizzato dalle Asl e dai Comuni in forma singola od associata.

Mediante una presa in carico a partire dal segretariato sociale comunale, si deve garantire all’utente l’accesso dei servizi e conoscenza dei costi, assicurare competenza, ascolto, valutazione dei bisogni soprattutto per le situazioni più complesse, necessità anche di natura sociale di pronto intervento e continuità assistenziale. Non sono previsti finanziamenti per l’attivazione, il che non facilita sicuramente un’attivazione concreta del servizio pesando tutto ai Comuni che compongono il Distretto. Anche il nostro di Carate Brianza ha iniziato questo percorso. Viene stipulato un Protocollo d’Intesa fra il Comune capofila del Distretto e dalla Asl.

La delibera specifica che questo nuovo servizio territoriale si rivolge a persone anziane fragili e utenti disabili, durante il primo anno di gestione dovrebbe gestire situazioni anche complesse. Ad esso possono accedere ed attivare la prestazione l’interessato, le famiglie, i medici di base, gli specialisti, i servizi comunali, etc. Può succedere che gli operatori preposti indichino come primo filtro il Segretariato Sociale del Comune perchè ogni Ambito gode di una certa discrezionalità nell’organizzazione del servizio, con modalità riferite alla propria realtà. La persona di cui ci si prende cura ha diritto ad un Piano Personalizzato, nel quale possono integrarsi il sevizio distrettuali ADI (assistenza domiciliare Integrata), con prestazione infermieristiche, di riabilitazione, etc. il SAD (servizio di assistenza domiciliare erogato dal Comune che può aiutare nella pulizia della casa, per l’igiene personale, piccole incombenze, etc).

Il Centro può attivare l’accoglienza presso i Centri diurni Integrati, il riconoscimento di aiuto mediante buoni sociosanitari e assistenziali. Può sollecitare il trasporto sociale per visite ed esami diagnostici. Nei casi complessi può indirizzare la scelta anche di un eventuale ricovero in RSA, coordinarsi con altre istituzioni sanitarie o Aziende Ospedaliere ,Istituti Specialistici e di riabilitazione ed operare per le dimissioni protette.

Non basta deliberare un servizio:
·

  • Ad esso occorre un badget finanziario condiviso, operatori specializzati, operatori per l’accoglienza, un gruppo di lavoro coeso e dei responsabili, onde poter seguire nel migliore modo anziani fragili e disabili.
  • Si dovrebbe altresì superare aspetti campanilistici fra Comuni che vede il Nostro Distretto senza una comune Azienda dei servizi sociosanitari ed al momento di queste note non è ancora stato stipulato un protocollo, non si conosce il budget ed il personale è alquanto risicato.
  • Ed infine: certamente la manovra economica posta in essere da parte del Governo verso Comuni e Regioni non potrà che penalizzare ulteriormente i sevizi per le persone fragili, già ridotte sul territorio con la politica sanitaria del Governatore Formigoni.

Comunque il Centro è aperto presso la sede del nostro Distretto a Carate Brianza via Mascherpa telef.0362.826445.

Ulteriori informazioni si possono richiedere allo sportello della Non autosufficienza presso lo spi CGIl di Lissone o rivolgendosi al Segretariato Sociale del Comune di Lissone.

venerdì 18 giugno 2010

Il cruccio di Bambina:



"Dobbiamo far capire di più, il nostro lavoro dovrebbe essere più legato la lavoro nelle scuole, a fare in modo che i nostri ragazzi non vengano imbavagliati da operazioni di revisionismo. Mi dispiace solo di essere troppo vecchia, che non potrò più fare niente"



Questo era il cruccio di Bambina Villa nell'ultimo anno di vita.
Domani 19 giugno ricorrerà il primo anniversario della sua morte

Era nata ad Oreno il 19 dicembre 1916.

“Rossana” era il suo nome durante la Resistenza.

Oggi nella sua Oreno presso la "Ludovica" lo Spi Cgil Brianza ed Edizioni LiberEtà
col patrocinio dell’assessorato alle Politiche culturali del Comune di Vimercate vi è stata la presentazione del libro a lei dedicato dal titolo:

"La partigiana Bambina"
a cura di Erica Ardenti: una intervista piena di momenti salienti della sua esistenza, i drammi familiari, la sua forte ribellione contro i suprusi e le ingiustizie, il suo grande spirito di libertà e antifascismo ed il suo impegno nella Resistenza, con i partigiani, il suo essere staffetta.

Nella introduzione di Erica Ardenti si legge:
"Grande il suo impegno nell'A.N.P.I. e soprattutto nei momenti in cui poteva incontrare i giovani; ed è su questo bisogno di comunicare, di far capire che le conquiste della democrazia non sono mai scontate, mai acquisite per sempre, che ci siamo incontrate"

Sono intervenute per parlare di Bambina diverse donne che hanno avuto la fortuna di conoscerla, nel suo impegno nel dopoguerra, da sindacalista e soprattutto come amica e Donna.
Una Donna moderna che sapeva que che voleva e che lottava per ottenerlo. Così si definiva: "Ero proprio una bestia!" volendo così sottolineare il lato indomabile del suo carattere

Qui un ricordo di Renato Pellizzoni - ANPI sezione "Emilio Diligenti" di Lissone

10 REGOLE D'ORO...

per affrontare il caldo estivo

Regione Lombardia promuove, ogni anno, una campagna di sensibilizzazione sui comportamenti utili a prevenire i problemi di salute che possono derivare dal caldo intenso e dall'afa, in particolare nelle città.
Gli anziani sono i soggetti più a rischio di malesseri dovuti alle alte temperature, ma è importante, per tutti, adottare stili di vita adeguati e sapere come comportarsi nel caso, per esempio, di un colpo di sole o di collasso di calore. Da questa considerazione nasce l'opuscolo "Solo il bello del caldo": vi si trovano illustrati i comportamenti da tenere e da evitare per prevenire i disturbi legati alle condizioni climatiche ed i sintomi cui fare attenzione.
Da leggere e conservare: un decalogo di "regole d'oro" e consigli ad hoc per il menù estivo.

mercoledì 16 giugno 2010

Nessuno tocchi i Blog...







NESSUNO TOCCHI I BLOG

A RICORDO DI QUATTRO GIOVANI LISSONESI


oggi 16 giugno 2010, una delegazione dell'A.N.P.I. di Lissone ha depositato una corona d'alloro davanti al monumento in ricordo dei 4 partigiani fucilati dai nazifascisti nei giorni 16 e 17 giugno 1944


16 -17 giugno 1944-2010

Lissone, Venerdì 16 giugno 1944.
Da alcune ore i quattro partigiani lissonesi Remo Chiusi, Mario Somaschini, Pierino Erba e Carlo Parravicini, accusati dell’attentato in Corso Milano contro due militi fascisti (avvenuto in tarda serata di ieri), sono nelle mani dei nazifascisti: Erba e Parravicini sono presso la Casa del Fascio di Lissone (l’attuale Palazzo Terragni), Chiusi e Somaschini in Villa Reale a Monza.

Nell'ora di uscita degli operai dal lavoro, gli altoparlanti chiamano a raccolta la popolazione in piazza Ettore Muti (l'attuale piazza della Libertà) per assistere ad uno spettacolo. La gente, ignara di quanto stava per accadere, si ferma e s'infittisce in una sospettosa attesa. Ad un certo punto, dalla scalinata della Casa del Fascio scendono due giovani quasi incapaci di reggersi in piedi per le torture subite: sono Pierino Erba di 28 anni e Carlo Parravicini di anni 23. I due partigiani vengono messi davanti alla fontana e fucilati tra lo sgomento della popolazione.
L'incredulità e lo sbigottimento della folla attonita lasciano il posto all'orrore ed al terrore ed in un attimo la piazza si svuota mentre altre raffiche di mitra solcano l'aria.
Ed inizia una sera impregnata di spavento, la gente si chiude nelle proprie case ed in paese sembra che il coprifuoco sia calato in anticipo tanto le vie sono deserte: si sentono solo le scarpe chiodate delle ronde che perlustrano le strade facendo scoppiare qualche bomba a mano o sventagliando contro l'acciottolato delle raffiche di mitra per il sadico gusto di intimidire maggiormente la gente.
L’indomani alla Villa Reale di Monza, Remo Chiusi e Mario Somaschini, entrambi ventitreenni, subiscono la stessa sorte dei loro amici.
Nei giorni seguenti anche Radio Londra nella trasmissione "La Voce della Libertà" ricordava il tragico episodio esaltando il martirio dei quattro patrioti.
Finita la guerra, i solenni funerali dei quattro partigiani lissonesi furono celebrati il 13 Maggio 1945 nella chiesa di San Carlo.

martedì 15 giugno 2010

poco + poco, fatto spesso, dà molto


I GIOCHI DI LIBERETA’ DELLO SPI-CGIL

Venerdì 11 giugno presso lo SPI CGIL di Lissone in Via S.Giuseppe 25 si è svolto il torneo di “Briscola” uno dei giochi della 16° Edizione dei “Giochi di Liberetà”; la coppia vincitrice parteciperà alle finali Regionali che si terranno a Bormio dal 14 al 17 settembre 2010.

Inoltre durante la Festa Comprensoriale che si terrà il 9 luglio 2010 presso il Centro Sportivo Comunale di Besana Brianza si premieranno i pensionati che si sono distinti in opere nell’ambito della Fotografia, della Pittura, della Poesia e dei Racconti


I “Giochi di Liberetà” fanno parte dell’Area Benessere nata a Timoline (BS) nel 2000 e realizzata da Spi e Auser; un servizio in più offerto a tutti i nostri iscritti e non solo, caratterizzato da attività turistiche (viaggi, gite, eventi,feste) che culturali, hobbistiche e sportive come appunto i “Giochi di Lberetà” L’area benessere risponde all’esigenza dei pensionati di poter vivere momenti di socialità, momenti di tempo libero che viene utilizzato per “arricchire il proprio sapere e saper fare”e soprattutto per vincere uno dei mali della nostra società: la Solitudine.
Una attività svolta grazie alla collaborazione dei volontari attivisti e degli amici che si riconoscono nel lavoro che svolgiamo; una squadra dove lavorare in gruppo è un pregio, una forza!


Alta è stata la partecipazione di pensionati iscritti e non solo; è stato un pomeriggio passato in allegria e vissuto con vero spirito sportivo, un evento finito alla sera con una “pizzata” e quattro chiacchiere in compagnia dove alle prime tre coppie vincitrici è stato consegnato un piccolo premio e dei gadget a tutti i partecipanti.
Invitiamo tutti i pensionati iscritti e non a seguirci nel nostro cammino attraverso la bacheca posta fuori dalla Camera del Lavoro o venendoci a trovare di persona dove troverete i nostri volontari attivisti che vi terranno aggiornati sulle nostre attività; a loro un grazie di cuore per l’aiuto dato giorno dopo giorno, con paziente lavoro da formiche, affinché il nostro progetto diventasse la bellissima realtà che oggi siamo.

Diceva un filosofo:
“poco + poco dà poco
ma poco + poco, fatto spesso, dà molto”

sabato 12 giugno 2010

Gli occhi lucidi...valgono più di mille parole


così scrive Marco sul suo blog descrivendo le lacrime di una militante al coordinamento del PD di Brugherio ricordando il 26°anniversario della morte di Enrico Berlinguer.
Ieri durante i "Giochi di Liberetà" allo SPI CGIL di Lissone, Walter un pensionato di 70 anni ricordava il giorno del funerale di Berlinguer ed i suoi lucidi occhi evidenziavano quanto la sua emozione fosse forte.
L'emozione del ricordo di un grande Uomo, un Politico che sapeva quale era la strada giusta per i veri rapporti intergenerazionali.

mercoledì 9 giugno 2010

Siamo tutti nella stessa barca...


così disse Silvio Berlusconi alla conferenza stampa per la presentazione della manovra finanziaria 2010.
ed aggiunse "un insieme di tagli agli sprechi per salvare il sistema Italia"
Tramite vari post di blogger amici leggo di alcuni tagli:
Gianluca parla del re taumaturgo e dei tagli ai fondi di oncologia
Pietro di come si penalizza l'assistenza alle persone con sindrome di down
Stefano sul taglio del 30% che la Regione dovrà effettuare sui trasporti per effetto della maovra finanziaria
Ragazzi se questi sono gli sprechi...

domenica 6 giugno 2010

Noi a Firenze facciamo così...


ha ragione Pippo Civati, quello di MatteoRenzi è un bel messaggio.
A Lissone è tutta un'altra cosa, come dimostrano le tante denuncie del PD.

sabato 5 giugno 2010

L’ACQUA E’ DI TUTTI DEVE ESSERE PUBBLICA

AFFIDANDO A SOGGETTI PRIVATI LA DISTRIBUZIONE DEL SERVIZIO IDRICO AVREMO UN AUMENTO DEI COSTI (300%)
LE BUGIE:
  • non c'è nessun obbligo nè nessuna infrazione comunitaria a cui l'Italia debba corrispondere
  • la sentenza della Corte di Giustizia Europea a cui il Governo Berlusconi ha fatto riferimento per motivare l'urgenza, è successiva all'emanazione del decreto e si occupa di SOCIETA' MISTE e NON DI SOCIETA' PUBBLICHE
  • Il Ministro fitto dichiara che negli ultimi anni si è assistito a vergognose politiche di pubblicizzazione, altra bugia, infatti alla precedente gestione diretta dei Comuni si hanno oggi, rispetto alla gestione dell'acqua, su 114 ATO (ambiti territoriali ottimali) 56 casi di gestione mista e 58 di gestione pubblica. Bisogna invece difendere il principio della libertà di scelta della gestione ottimale dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua da parte delle comunità locali e delle loro rappresentanze democraticamente elette
  • Il Governo berlusconi sostiene che per i cittadini ci saranno solo vantaggi mentre il rischio vero è che questo Governo METTE LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI tramite AUMENTI NON REGOLATI DALLE TARIFFE DEI SERVIZI ESSENZIALI COME QUELLE DELL'ACQUA E DEI RIFIUTI. Settori in cui non esiste neppure ne è prevista dalle norme di questo decreto AUTORITA' NAZIONALE di controllo sulla qualità dei servizi e sulla CONGRUITA' DELLE TARIFFE.

PERCHE' TRE QUESITI?

  • perchè vogliamo eliminare tutte le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell'acqua

COSA VOGLIAMO?

  • vogliamo restituire questo bene essenziale alla gestione collettiva
  • garantirne l'accesso a tutte ed a tutti
  • per tutelarlo come bene comune
  • per conservarlo per le future generazioni
  • vogliamo una gestione pubblica e partecipata

PERCHE' SI SCRIVE ACQUA MA SI LEGGE DEMOCRAZIA