
Invece c’è chi tenta di salvaguardare il proprio lavoro: sono i
49 operai dell’Innse. Loro non sono a rischio crisi, il lavoro per loro c’è, operai specializzati che chiedono che non vengano smantellati i loro macchinari per essere trasferiti in un’altra sede perchè è una operazione complicata, che si sarebbe dovuta programmare nel corso di anni. “Sono pezzi che pesano tonnellate, che hanno raggiunto la perfezione dopo un lungo tempo e dopo un lungo aggiustamento». Basta immaginare la mole, il peso, il bestione che si sistema al suolo...
«Si sbrighino a darci della risposte sulla sospensione dello smontaggio dei macchinari e su una trattativa seria da aprire». È l'appello lanciato per telefono da quattro operai della Innse Presse di Milano e dal funzionario della Fiom-Cgil che da oltre 24 ore sono su una gru all'interno del capannone della storica azienda milanese per protestare contro lo smantellamento dei macchinari.
Il nostro Governo e le Istituzioni preposte rispondo con provvedimenti tampone per la crisi e con un blitz per i lavoratori dell’Innse cioè in entrambi i casi NON RISPONDONO PROPRIO
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