domenica 10 maggio 2009

LA FAMIGLIA e il brianzolo illustre


Nella bella terra di Brianza, almeno una volta lo era, la FAMIGLIA è sempre stata un vero caposaldo, assunta ora al ruolo di tappabuchi alle pecche statali o regionali dell'accudimento dei più deboli. Anche perché non esistono più delle famiglie con tanti componenti, una realtà di cui i lorsignori della destra fingono di non sapere. A parte ciò, vi è un vecchio motto popolare "fate quello che dico ma non quello che faccio" questo motto
Sta riguardando un brianzolo illustre ma potremmo dire che riguardi anche altre persone la cui posizione istituzionale è autorevole. Persone capaci di sfilare in atteggiamento di superiorità morale al Family Day, la giornata della mobilitazione cattolica per la famiglia, dove i presenti del centro destra erano tutti divorziati.. separati, anche per grazia terrena della Sacra Rota, al secondo, terzo, quarto matrimonio e dove Giovanni Giacobbe, presidente del Forum delle famiglie sosteneva: “la famiglia è una e una soltanto, ed è un valore universale”
Non siamo mai state contrarie al divorzio o alle famiglie allargate, ma che siano personaggi che sino ad ora hanno manifestato dissenso a tali scelte, a sfilare sull’indissolubilità del matrimonio è incredibile, è questo un monumento all'ipocrisia che pare piaccia molto ai nostri connazionali: famiglia a parole e la virtù vera solo per i "cretini", con un gran silenzio dei componenti di Comunione e Liberazione!

Il problema non riguarda la vita privata di personaggi che ricoprono ruoli istituzionali, ma la coerenza di questi, tra i principi proclamati e i fatti e se si debba mantenere anche un certo alto profilo di Statista.

Il "family Day” era forse solo dedicato alla moralità dei cassintegrati, dei precari e di quelli del callcenter? Anche perché due o tre famiglie costano!
Tacciono o sussurrano ora tutti i crociati della famiglia, Giovanardi, Luppi, Formigoni....i cittadini probi...
Purtroppo "per una strana alchimia nessuno si stupisce in questo paese e sembra che tutto si conceda al suo “imperatore" .

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