Il 23 luglio 2010 alle ore 17.00 presso La Camera del lavoro di Lissone si è tenuta la festa estiva
“Aperitivo Angariata Intergenerazionale” organizzata dallo SPI CGIL.
L’incontro è stato ideato come momento conviviale fra generazioni diverse: i pensionati ed i giovani delegati/iscritti alla nostra Organizzazione presenti sulla città.
PER potersi conoscere e chissà un’ indomani collaborare insieme anche per momenti più “seri” nel segno dei diritti dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini, in un momento tanto difficile in particolare per il nostro Paese.
Vi è stata un’ alta partecipazione di pensionati ma di pochi giovani delegati/iscritti, vuoi per la minaccia del sopraggiungere di un acquazzone verificatosi poi verso le 19,30 di sera, vuoi perché era la prima volta che le generazioni si ritrovavano. L’idea di avere nel contesto di convivialità un momento per conoscerci è comunque un primo passo verso la coesione e la condivisione
Esistono già rapporti intergenerazionali perché attualmente i pensionati sostengono, anche economicamente, ricordiamo che stiamo vivendo un periodo di grande crisi, le famiglie dei propri figli e quando l’anziano/pensionato diventa Non Autosufficiente sono i figli che sostengono i genitori per favorire la domiciliarietà; solo quando questa situazione non è più sostenibile ricorrono alle strutture come le RSA che a fatica sostengono per gli alti costi.
I problemi delle generazioni sono tanti: troppi giovani precari e troppi pensionati con pensioni al minimo e così si rileva nel 2009 che circa il 60% degli individui fra i 18 ed i 34 anni ed il 30% di quelli fra i 30 e i 34 (dati Istat) vive con i propri genitori in conseguenza della propria incapacità a mantenersi da sé, così si rileva come diversi anziani, che per arrotondare la pensione, ricorrono alla separazione per poter usufruire di agevolazioni economiche.
Inoltre dal rapporto sanità del CEIS Università Tar Vergara di Roma, si presume che siano oltre 5 milione gli italiani che nel 2009 hanno avuto problemi di diversa entità nell’accesso alle cure, peggioramento sostanziale che interessa maggiormente le persone anziane con fragilità economiche e sociali.
Attualmente la popolazione ultra65enne costituiscono il 18% della intera popolazione residente a Lissone (7000circa) come da censimento al 31.12.2007 e si prevede aumenterà fino a raggiungere il 30% nell’anno 2030.
Per cui, i bisogni da sostenere si coniugano tra generazioni, le scelte devono essere lungimiranti, occorrono riforme strutturali per una distribuzione equa dei costi e dei benefici, stimoli per una ripresa economica investendo sul futuro attraverso la ricerca, la formazione e l’innovazione.
Abbiamo piantato un piccolo seme, speriamo metta buone radici e che nasca e cresca una buona pianta....perchè i rischi generati da un eventuale conflitto generazionale sono tanti e pericolosi e se veramente vogliamo la "felicità sociale" la strada della "conoscenza", dell’informazione e del confronto è necessaria.