AFFIDANDO A SOGGETTI PRIVATI LA DISTRIBUZIONE DEL SERVIZIO IDRICO AVREMO UN AUMENTO DEI COSTI (300%)
LE BUGIE:
- non c'è nessun obbligo nè nessuna infrazione comunitaria a cui l'Italia debba corrispondere
- la sentenza della Corte di Giustizia Europea a cui il Governo Berlusconi ha fatto riferimento per motivare l'urgenza, è successiva all'emanazione del decreto e si occupa di SOCIETA' MISTE e NON DI SOCIETA' PUBBLICHE
- Il Ministro fitto dichiara che negli ultimi anni si è assistito a vergognose politiche di pubblicizzazione, altra bugia, infatti alla precedente gestione diretta dei Comuni si hanno oggi, rispetto alla gestione dell'acqua, su 114 ATO (ambiti territoriali ottimali) 56 casi di gestione mista e 58 di gestione pubblica. Bisogna invece difendere il principio della libertà di scelta della gestione ottimale dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua da parte delle comunità locali e delle loro rappresentanze democraticamente elette
- Il Governo berlusconi sostiene che per i cittadini ci saranno solo vantaggi mentre il rischio vero è che questo Governo METTE LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI tramite AUMENTI NON REGOLATI DALLE TARIFFE DEI SERVIZI ESSENZIALI COME QUELLE DELL'ACQUA E DEI RIFIUTI. Settori in cui non esiste neppure ne è prevista dalle norme di questo decreto AUTORITA' NAZIONALE di controllo sulla qualità dei servizi e sulla CONGRUITA' DELLE TARIFFE.
PERCHE' TRE QUESITI?
- perchè vogliamo eliminare tutte le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell'acqua
COSA VOGLIAMO?
- vogliamo restituire questo bene essenziale alla gestione collettiva
- garantirne l'accesso a tutte ed a tutti
- per tutelarlo come bene comune
- per conservarlo per le future generazioni
- vogliamo una gestione pubblica e partecipata
PERCHE' SI SCRIVE ACQUA MA SI LEGGE DEMOCRAZIA
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