venerdì 18 giugno 2010

Il cruccio di Bambina:



"Dobbiamo far capire di più, il nostro lavoro dovrebbe essere più legato la lavoro nelle scuole, a fare in modo che i nostri ragazzi non vengano imbavagliati da operazioni di revisionismo. Mi dispiace solo di essere troppo vecchia, che non potrò più fare niente"



Questo era il cruccio di Bambina Villa nell'ultimo anno di vita.
Domani 19 giugno ricorrerà il primo anniversario della sua morte

Era nata ad Oreno il 19 dicembre 1916.

“Rossana” era il suo nome durante la Resistenza.

Oggi nella sua Oreno presso la "Ludovica" lo Spi Cgil Brianza ed Edizioni LiberEtà
col patrocinio dell’assessorato alle Politiche culturali del Comune di Vimercate vi è stata la presentazione del libro a lei dedicato dal titolo:

"La partigiana Bambina"
a cura di Erica Ardenti: una intervista piena di momenti salienti della sua esistenza, i drammi familiari, la sua forte ribellione contro i suprusi e le ingiustizie, il suo grande spirito di libertà e antifascismo ed il suo impegno nella Resistenza, con i partigiani, il suo essere staffetta.

Nella introduzione di Erica Ardenti si legge:
"Grande il suo impegno nell'A.N.P.I. e soprattutto nei momenti in cui poteva incontrare i giovani; ed è su questo bisogno di comunicare, di far capire che le conquiste della democrazia non sono mai scontate, mai acquisite per sempre, che ci siamo incontrate"

Sono intervenute per parlare di Bambina diverse donne che hanno avuto la fortuna di conoscerla, nel suo impegno nel dopoguerra, da sindacalista e soprattutto come amica e Donna.
Una Donna moderna che sapeva que che voleva e che lottava per ottenerlo. Così si definiva: "Ero proprio una bestia!" volendo così sottolineare il lato indomabile del suo carattere

Qui un ricordo di Renato Pellizzoni - ANPI sezione "Emilio Diligenti" di Lissone

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